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DON ALFONSO prende per mano Dorabella, mentre Despina prende Fiordiligi La mano a me date, Movetevi un po'. agli amanti Se voi non parlate, Per voi parlerò. alle signore Perdono vi chiede Un schiavo tremante; V'offese, lo vede, Ma solo un istante. Or pena, ma tace...
FERRANDO E GUGLIELMO ripetono l'ultima parola con la stessa cantilena ...Tace...
DON ALFONSO Or lasciavi in pace...
FERRANDO E GUGLIELMO come sopra ...In pace...
DON ALFONSO Non può quel che vuole, Vorrà quel che può.
FERRANDO E GUGLIELMO ripetono i due versi interi con un sospiro Non può quel che vuole, Vorrà quel che può.
DON ALFONSO alle ragazze Su via rispondete, Guardate e ridete?
DESPINA mettendosi davanti alle due ragazze Per voi la risposta A loro darò.
Quello che è stato è stato, Scordiamci del passato. Rompasi omai quel laccio, Segno di servitù.
Despina prende la mano di Dorabella, Don Alfonso quella di Fiordiligi; e fan rompere i lacci agli amanti, cui mettono al braccio dei medesimi
A me porgete il braccio, Né sospirate più.
DESPINA E DON ALFONSO a parte, sottovoce Per carità, partiamo: Quel che san far veggiamo; Le stimo più del diavolo S'ora non cascan giù.