Sorry, maar we hebben nog geen aparte partituur voor dit deel, maar je kunt de volledige partituur van deze opera downloaden en handmatig vinden wat je zoekt.
TOSCA si rivolge ancora supplichevole a Scarpia, il quale fa cenno a Spoletta di lasciare avvicinare Tosca: questa va presso all'uscio aperto ed esterrefatta alla vista dell'orribile scena, si rivolge a Cavaradossi col massimo dolore: Mario, consenti ch'io parli?
LA VOCE DI CAVARADOSSI spezzata No, no.
TOSCA con insistenza Ascolta, non posso più...
LA VOCE DI CAVARADOSSI Stolta, che sai?... che puoi dir?...
SCARPIA irritatissimo per le parole di Cavaradossi e temendo che da queste Tosca sia ancora incoraggiata a tacere, grida terribile a Spoletta: Ma fatelo tacere!
Spoletta entra nella camera della tortura e n'esce poco dopo, mentre Tosca, vinta dalla terribile commozione, cade prostrata sul canapè e con voce singhiozzante si rivolge a Scarpia che sta impassibile e silenzioso.
TOSCA Che v'ho fatto in vita mia? Son io che così torturate!... Torturate l'anima... scoppia in singhiozzi, mormorando: Sì, l'anima mi torturate!
SPOLETTA brontolando in attitudine di preghiera Judex ergo, cum sedebit, Quidquid latet apparebit, Nil inultum remanebit.
Scarpia, profittando dell'accasciamento di Tosca, va presso la camera della tortura e fa cenno di ricominciare il supplizio - un grido orribile si fa udire - Tosca si alza di scatto e subito con voce soffocata dice rapidamente a Scarpia:
TOSCA Nel pozzo... nel giardino...
SCARPIA Là è Angelotti?...
TOSCA soffocato Sì.
SCARPIA forte, verso la camera della tortura Basta, Roberti.