Sesto
Cerco invan Tolomeo per vendicarmi, e il mio destino spietato a me l'asconde.
Achilla
(sul margine del porto, mortalmente ferito)
Hai vinto, oh fato!
Sesto
Quai tronche voci?
Achilla
Avete vinto, oh stelle!
Cesare
(da se'):
Due guerrieri? in disparte
de' loro accenti il suono
udir io voglio, e penetrar chi sono. (si ritira in disparte)
Nireno
(a Sesto):
E' questi Achilla, in mezzo al sen piagato.
Cesare
(da se'):
(Achilla e? il moribondo?)
Nireno
(ad Achilla): Amico, amico!
Achilla
(a Nireno):
Oh cavalier ignoto,
che con voci d'amico
articoli il mio nome,
deh, se dia mai che ti conceda il fato di favellar un giorno
alla bella Cornelia, al sol di Roma, digli che quell'Achilla,
che consiglio? di Pompeo la morte....
Sesto
(da se'):
(Ah, scellerato! )
Cesare
(da se'): (Ah, iniquo!)
Achilla
Che per averla in moglie,
contro Cesare ordi? l'alta congiura...
Sesto
(da se'):
(Ah, traditor!)
Cesare (da se'): (Fellone!)
Achilla
Sol per cagion di vendicarsi un giorno contro il re Tolomeo
giunse in tal notte a spirar l'alma in guerra. Questo sigil tu prendi;
nel piu? vicino speco
centro armati guerrieri
a questo segno ad ubbidir son pronti; con questi puoi per sotterranea via penetrar nella reggia, e in breve d'ora torre all'empio Cornelia,
e insieme far che vendicato io mora. (da? il sigillo a Sesto e spira)
Nireno
Spiro? l'alma il fellon.
Sesto
Tu scaglia intanto
il cadavere indegno del traditor nell'onde.
Scena quinta
Cesare, Sesto, Nireno
Recitativo
Cesare
(Appare e rapisce il sigillo a Sesto) Lascia questo sigillo.
Sesto
(alza la visiera) Oh de?i!
Cesare
Che veggio!
Sesto
Signor!
Cesare
Tu Sesto?
Sesto
E come
vivo, Cesare, e illeso ti sottrasti alla Parca?