Aria Cesare
Aure, deh, per pieta?
spirate al petto mio,
per dar conforto, oh dio!
al mio dolor.
Dite, dov'e?, che fa
l'idol del mio sen,
l'amato e dolce ben
di questo cor.
Ma d'ogni intorno i' veggio
sparse d'arme e d'estinti
l'infortunate arene,
segno d'infausto annunzio al fin sara?.