ALCINA
S'acquieti il rio sospetto, che tormenta
il mio ben.
Vesta Ricciardo ferma spoglia.
O voi temute larve,
al noto mper scendete.
A te, figlia del sole,
porto i miei prieghi usati...
MORGANA
entrando di corsa
Ancor per poco sospendi
il suon di magiche parole!
ALCINA
Importuna: mi arresti?
MORGANA
E la tua pace, con tanta crudeltà,
comprarsi deve?
Entra Ruggiero.
ALCINA
a Ruggiero
Caro, ti vuò appagar.
RUGGIERO
Ciò basta, Alcina, più non chiede
il mio amor.
Veggo a tal segni, che Ricciardo non ami.
Or pago sono; e se fu mio rivale,
io li perdono.