DANDINI Come un' ape nei giorni d' aprile Va volando leggera e scherzosa, Corre al giglio, poi salta alla rosa Dolce un fiore a cercare per se: Fra le belle m' aggiro e rimiro. Ne ho vedute già tante e poi tante; Ma non trovo un giudizio, un sembiante, Un boccone squisito per me.
CLORINDA Prence ...
TISBE Sire ...
CLORINDA, TISBE Ma quanti favori!
MAGNIFICO Che diluvio, che abisso di onori!
DANDINI Nulla, nulla. Vezzosa! graziosa! Dico bene? Son tutte papà.
RAMIRO Bestia! attento, ti scosta, va là.
DANDINI Per pietà quelle ciglia abbassate, Galoppando sen va la ragione, E fra i colpi d' un doppio cannone Spalancata è la breccia diggià. Ma al finir della nostra commedia Che tragedia qui nascer dovrà.
CLORINDA, TISBE Ei mi guarda, sospira delira, Non v' è dubbio è mio schiavo diggià.
RAMIRO Ah! perchè qui non viene colei Con quell' aria di grazia e bontà!
MAGNIFICO È già cotto, stracotto, spolpato. Per orgoglio che faccia non sa.